Una giornata con la mia Diana 75

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Una giornata con la mia Diana 75

Messaggio da admin »

Dopo una serie di sventurate peripezie, narrate in altra sede di questo forum, oggi ho portato al campo una delle mie due Diana 75 per installarci sopra un’ottica. L’intenzione era quella di valutare se potesse rappresentare un’alternativa alla mia FWB 300 che attualmente utilizzo per tirare nella categoria SuperSpringer.
La carabina la conoscete tutti, almeno di fama. Una delle più ricercate “vecchie glorie” della specialità olimpica C10 degli anni 80’.
Meccanicamente molto complessa, presenta al suo interno una particolare configurazione composta da due volani contrapposti che, all’atto dello sgancio dell’azione, entrano in azione annullando totalmente le sue reazioni cinetiche.
L’ottica è una “cinesina”, fatta costruire nel paese di Madama Butterfly, da un’azienda americana, la JS Tactical che commercializza prodotti per il tiro.
Purtroppo, e poi ne capirete il motivo, l’ottica non è più in catalogo e in tutta Europa (Italia compresa, naturalmente) è praticamente impossibile trovarne una, credetemi sulla parola. Per riuscire a beccare quella che ho comprato sono stato due giorni in rete....
E’ una 8 – 24 – 56X con il corpo in alluminio anodizzato nero da 30 mm. Monta un reticolo Mil Dot illuminato, è dotata di correttore di parallasse sulla terza torretta e regolazioni ad 1/8 MOA.
Prezzo dell’ultimo articolo nuovo disponibile sul mercato, 114,00 euro.
Considerato che la penultima in commercio l’aveva acquistata a S. Marino la nostra Daniela e che, sistemandola sulla sua CZ 200T, avevo avuto occasione di guardarci dentro, rimanendo stupito dalla buona luminosità che presentava, l'ho faticosamente trovata e l’ho comprata.
Mi serviva qualcosa di poco impegnativo sotto il profilo economico, che presentasse discrete prestazioni, per provare la Diana 75 senza utilizzare la mia Weaver T 36, smontandola dall’FWB 300. Operazione questa mooolto dolorosa, soprattutto perchè la Weaver è messa su a mestiere e tirarla giù per poi magari rimontarla è un'azione da scellerati, paragonabile al peggiore peccato mortale.
Prima di correre questo brutto rischio, volevo accertarmi che la Diana facesse il suo dovere e, la JS Tactical mi è sembrata una scelta accettabile per verificarlo.
Così, stamattina di buon'ora al campo, l’ho montata sulla Diana.

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Una nota molto positiva è stata che soltanto dopo averla pazientemente allineata (con tanto di filo a piombo, oltre ad una dose imprecisata di livelle a bolla poggiate dappertutto), mi sono reso conto che era dotata di una propria livella interna, tra l’altro efficientissima (si vede molto bene illuminando il reticolo).
Negativo invece è stato il fatto che la sua parallasse partisse da una ventina di Jards (circa 18,5 mt.). Questo ha reso mooolto complicato procedere alle regolazioni dell’elevazione e della deriva.
Dopo aver speso circa tre orette con il bersaglio di test posto a 25 metri senza mai, DICO MAI, riuscire a colpirlo (un foglio A3!!), mi è venuta una folgorante idea. Ho avvicinato il bersaglio di test ad una decina di metri di distanza, scarabocchiandoci sopra con un pennarello un grosso pallettone delle dimensioni di un’arancia.
Anche se, attraverso l’ottica, il bersaglio di test si presentava completamente sfocato, riuscivo ad intravedere una pallida immagine del pallettone così, dopo una quindicina di tiri, sono riuscito a disegnarci sopra una discreta rosata.
A questo punto, riportando il bersaglio di test (senza più il pallettone) sui 25 mt., allineare elevazione e deriva è diventato un gioco da ragazzi.
Ovvio, nonostante tutta la mia buona volontà, non mi è stato possibile raggiungere ottimi livelli di allineamento in quanto il nostro campo non ce lo consente ... MAI!!
Sulle nostre linee, il vento è onnipresente e la fa da padrone ...SEMPRE!!
Tornando all'ottica, il suo reticolo Mil Dot interno è abbastanza spesso ma accettabile per tirare di BRAC, fortunatamente è posto sul secondo piano focale pertanto, ingrandendo l’immagine traguardata, resta delle sue dimensioni.
Volendo fare un riferimento, la paragonerei alla Zos, anch’essa cinesina, difficile da reperire ed economica pur mantenendo buone caratteristiche di luminosità, un’ottica molto in voga qualche anno fa’, specialmente tra i tiratori di F.T..

Ma veniamo alla carabina che, per me, ha rappresentato la sorpresa più grande.
Sto parlando di una Springer che, per quanto “super”, resta sempre e comunque una carabina molla/pistone e, per giunta, vecchia più di quarant’anni.
Se in più consideriamo che la Diana 75 in questione è stata originata dai pezzi di due rottami, lo stupore aumenta ancora di più.
Ho misurato la sua velocità di uscita alla volata (Vo) con il mio piccolo, ma fedele ed affidabile MK 4 – COMBRO.

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Date un’occhiata alla tabella che segue, realizzata con pallini pescati da una scatola, pertanto non uniformi in peso, e ditemi se non c’è da farle tanto di cappello.


Diana 75 test Vo.png
Tutto sommato una giornata passata all’aria aperta in tutta tranquillità che mi ha anche regalato qualche piccola soddisfazione (a parte le tre ore spese smoccolando nel tentativo di piazzare almeno un pallino sul bersaglio di test).
L’ottica, da poco più di cento euro, si è rivelata dignitosamente ...“onesta” ed pezzi di svariata provenienza che, messi tutti assieme chiamo Diana 75, hanno superato qualsiasi mia aspettativa...

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Se ci mettiamo che Giulia, all'ora di pranzo, mi ha fatto tragugiare più di mezzo chilo di gnocchi ben corredati di sugo di spuntature, oltre che ad un secondo di altrettanto rispetto mi chiedo....
... Cosa volere di più dalla vita ?

Chissà se prima o dopo sulla Diana mi deciderò a montarci la Weaver T36 provando a sforacchiare un bersaglio da BR 25 per vedere che succede?
Sicuro che, quando mi deciderò, ve lo farò sapere.
La tecnica fa in modo che le mani siano pronte, che il respiro sia calmo e che gli occhi sappiano mirare il bersaglio con precisione; l'istinto fa sì che il momento del tiro sia perfetto.

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Jeeper52
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Re: Una giornata con la mia Diana 75

Messaggio da Jeeper52 »

Non più solo scartoffie e giornate passate al PC per dare forma e sostanza alla nostra ASD, e andiamo... ogni tanto una soddisfazione dovrà pure esserci nell'esercizio delle funzioni di Presidente. kl1 ab2
aa5
Ciao, Pino...
BRAC_ER per passione, Roulottaro per vocazione!!!
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Le amicizie non si scelgono a caso, ma secondo le passioni che ci dominano!
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Re: Una giornata con la mia Diana 75

Messaggio da admin »

Jeeper52 ha scritto: gio gen 28, 2021 9:10 am Non più solo scartoffie e giornate passate al PC per dare forma e sostanza alla nostra ASD, e andiamo... ogni tanto una soddisfazione dovrà pure esserci nell'esercizio delle funzioni di Presidente. kl1 ab2
aa5
Sagge e più che mai appropriate le tue osservazioni caro Pino !! ab9 ah3
Soprattutto grazie per la concreta spinta ....morale ag5

ab6 ab6 ab6 ab6
La tecnica fa in modo che le mani siano pronte, che il respiro sia calmo e che gli occhi sappiano mirare il bersaglio con precisione; l'istinto fa sì che il momento del tiro sia perfetto.

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bobarco
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Re: Una giornata con la mia Diana 75

Messaggio da bobarco »

... ma non era Athena ad essere adirata con Ulisse? Diana che ruolo ha?... va bè l'importante che sia finita questa odissea...
Auguri e buone mouche! ac2
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De mia farina fo le mie lasagne,
et de queste mi godo
perché le fo a mio modo
quando io vo'molle e
quando io voglio stagne.
De mia farina fo le mie lasagne
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Re: Una giornata con la mia Diana 75

Messaggio da admin »

bobarco ha scritto: ven gen 29, 2021 12:59 pm ... ma non era Athena ad essere adirata con Ulisse? Diana che ruolo ha?... va bè l'importante che sia finita questa odissea...
Auguri e buone mouche! ac2
PROPRIO UN'ODISSEA !!
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La tecnica fa in modo che le mani siano pronte, che il respiro sia calmo e che gli occhi sappiano mirare il bersaglio con precisione; l'istinto fa sì che il momento del tiro sia perfetto.

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