Le calciature

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Le calciature

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Se l’ “Azione" è il cuore della carabina da bench rest, il calcio è "la sua base".
Il materiale di eccellenza per le calciature da bench rest è il legno, più particolarmente il noce, il faggio e la betulla. Molti calci vengono realizzati in laminato e, l’attuale tendenza, vede sempre più affermarsi l’utilizzo di materiali sintetici, quali i compositi, leggeri che consentono pari robustezza ma minori pesi consentendo maggiore rispondenza alle esigenze di peso (arma, ottica, accessori), imposte dalle categorie di gara. Per i compositi, la selezione dei materiali con cui vengono realizzati, varia da produttore a produttore. Si va dalla resina poliestere rinforzata dalla fibra di vetro a miscele di fibra di vetro e fibra di carbonio ed in ultimo alla sola fibra di carbonio pura, legata con resine epossidiche.

Il lavoro più importante di una calciatura è quello di mantenersi in linea ad ogni tiro effettuato evitando laboriosi posizionamenti e riposizionamenti della carabina dopo ogni tiro. L’astina (o paramano) ed il calcio debbono aver forma tale da poter scorrere rispettivamente sul cuscino del rest anteriore e su quello posteriore senza mai perderne il contatto.
La calciatura deve presentare una larghezza massima pari a 57,15 mm.
L’Astina (o paramano), che viene a contatto col cuscino del rest anteriore, può essere di forma convessa o piatta. La configurazione dell’astina dipenderà dalla categoria di gara in cui verrà impiegata la carabina.

ADATTATORI

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Abbiamo visto che alcune categorie di gara consentono l’utilizzo di astine (o paramano) di tipo piatto. Per tali categorie di gara’ è possibile dotare le proprie carabine che presentino astine di forme convesse, di particolari adattatori, sempre che la loro larghezza massima rispetti il limite previsto, pari a 57,15 mm.
La tecnica fa in modo che le mani siano pronte, che il respiro sia calmo e che gli occhi sappiano mirare il bersaglio con precisione; l'istinto fa sì che il momento del tiro sia perfetto.

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