"Depo" o "Full" "Cosa scelgo" ??

regole e leggi dello Stato relative alle nostre carabine ad aria compressa ed lla loro detenzione/impiego
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"Depo" o "Full" "Cosa scelgo" ??

Messaggio da admin »

Se volessimo reperire una depotenziata per tirare ?

Anche se riconosciute dalla legge come armi a bassa capacità offensiva, le carabine depotenziate non sono proprio di ....libera vendita.
All’atto del loro acquisto in armeria, infatti, assieme allo scontrino della vostra carta di credito, dovrete compilare assieme all’armiere un apposito modulo di detenzione/cessione dell’arma dal suo negozio a voi. Detenzione e non acquisto.
Si perché un’arma non si possiede, si detiene e non si vende, si cede.
Il modulo che segue in copia, deve accompagnare l’arma durante i suoi spostamenti.
Cessione arma bassa capacità offensiva.pdf
(38.5 KiB) Scaricato 71 volte
Il modulo servirà anche al momento in cui vorrete disfarvi della carabina, “cedendola” a qualcuno. Così come sarà utile per reperirne un’altra da un privato per “detenerla”
Per il resto, oltre alla maggiore età, il decreto che ne disciplina la detenzione, DM 9 agosto 2001, n. 362, non prevede ulteriori limitazioni se non la gestione in sicurezza dell’arma.
In caso di furto o smarrimento, comunque si dovrà denunciare l’accaduto alle Forze dell’Ordine.

E se invece volessimo una “Full”?

Prescindendo dal fatto che presso il nostro campo non è consentito tirare a 16Joule, la cosa è un po’ più complicata.
Considerate che, per la legge, una carabina a 16 joule è sottoposta alle stesse restrizioni previste per un KalashniKov o un M-47. Tra le tre armi non c’è distinzione, sono legalmente equiparabili e vanno maneggiate seguendo gli stessi criteri.
(anche se appare, se non esagerato, almeno molto strano, visto che in quasi tutto il resto del mondo sono anch’esse di libera vendita... Misteri dell’Italia Bah !! )

Ma vediamo cosa occorre per poter detenere una carabina Full.
Intanto, a differenza di una carabina depotenziata, una carabina da 16 joule necessita di un permesso. Tale licenza viene impropriamente definita TAV, in riferimento all’autorizzazione che ci viene consentita. Questo perché in effetti, il Ministero dell’Interno, attraverso le Forze dell’Ordine presenti nella nostra zona di residenza (Polizia di Stato o Carabinieri), ci concede una licenza di porto d’armi per il tiro a volo.
Anche in questo caso, non ci chiediamo quale sia l’arcano mistero per cui, le nostre armi ad aria compressa, destinate al tiro di precisione o al plinking, visto che la caccia con armi ad aria compressa in Italia non è consentita, vengano equiparate ad un sovrapposto per fare sketting. Accettiamo di buon grado la cosa e proseguiamo.

In effetti la Questura così recita:
“Questo tipo di licenza, rilasciata dal Questore, è comunemente detta per uso sportivo e permette di esercitare il tiro a volo e il tiro a segno. In particolare, per il tiro a segno è necessario iscriversi presso una Sezione di Tiro a Segno Nazionale o presso un'associazione di tiro iscritta ad una federazione sportiva affiliata al CONI.”

Dunque, il documento autorizza il titolare al porto di specifiche armi destinate all’esercizio della specifica attività del tiro sportivo (ivi compreso il tiro a segno? Probabilmente si).

Per richiedere il rilascio della licenza, che avrà validità 5 anni, bisognerà presentare richiesta presso il proprio Commissariato di zona o presso la stazione dei Carabinieri più vicina, attraverso il modulo che si allega di seguito:
richiesta porto d'arma sportiva.pdf
(568.74 KiB) Scaricato 53 volte
Scorrendo le voci relative ai documenti che è necessario allegare alla richiesta, soffermiamoci in particolare sui due più ...”complicati” da reperire.
Il primo riguarda la certificazione psico/fisica del richiedente [voce a)]
La formula riportata alla voce a) non chiarisce del tutto cosa è necessario presentare per attestare la propria idoneità psico/fisica, di fatto, serviranno:
  • un nullaosta che rilascerà il vostro medico di base attraverso uno specifico modulo in suo possesso;
  • certificato che verrà rilasciato, previa presentazione del modulo sopra indicato, dal medico legale all’interno della vostra ASL di appartenenza, oppure da un ufficiale sanitario della Polizia di Stato.
(esistono particolari agenzie, simili a quelle per il rilascio della patente auto o nautica, che curano la pratica in vostra vece ma i costi derivanti dalle loro prestazioni sono abbastanza ..incisivi”).

L’altra voce è la c), concernente il conseguimento della capacità tecnica del maneggio di un’arma.
Che significa? Che qualcuno deve attestare la vostra capacità di gestire una carabina senza suicidarsi o procurare danni ad altri.
Qui subentrano le strutture di Tiro a Segno Nazionali. Tali poligoni, distribuiti su tutto il territorio Nazionale, hanno istituito al proprio interno una sezione appositamente dedicata al rilascio di tale attestato. Ci si rivolge, pertanto, ad un TSN, si presenta una richiesta e, dopo aver effettuato qualche seduta di tiro presso il loro poligono, vi vedrete rilasciare il sospirato “attestato” da allegare al modulo. Il documento si riferisce indifferentemente al maneggio di un’arma, pertanto certifica la vostra capacità ad impiegarla sia che fosse ad aria compressa oppure a fuoco.
Le carabine e le munizioni sono fornite da loro e vorrei vedere che fosse altrimenti, con quello che si fanno pagare per tale prestazione !!
C’è da dire che la legge, nello specifico la 110 del 18 Aprile 1975, ritiene “presunta” tale capacità tecnica, per coloro che abbiano prestato servizio militare nelle Forze armate o in uno dei Corpi armati dello Stato o abbiano appartenuto ai ruoli del personale civile della pubblica sicurezza in qualità di funzionari, a patto che non siano trascorsi dieci anni dal momento in cui hanno lasciato il servizio. Pertanto, una fortunata fascia di utenti non dovrà sottoporsi al test pratico. A loro basterà esibire, in sostituzione dell'attestato, prova del proprio recente passato professionale.

Il resto degli allegati da presentare assieme al modulo di richiesta, fanno parte della solita prassi “burocratichese” caratteristica della nostra ...Italianità.
Dimenticavo, dal momento della presentazione della vostra richiesta aspettatevi un tempo di rilascio del documento di almeno un mesetto.

Vediamo ora cosa serve per detenerla, una carabina da 16 Joule.
Acquistandola presso un armiere, dopo aver mostrato il vostro porto d’arma sportiva, lo stesso vi rilascerà il seguente modulo,
detenzione-cessione.pdf
(62.12 KiB) Scaricato 42 volte
opportunamente compilato, che voi dovrete consegnare al vostro Commissariato o alla vostra stazione di CC., entro un limite di 72 ore da quando vi viene rilasciato.
Mi raccomando, premuratevi di farne qualche copia in più e vi spiego perché.
All’atto della consegna all’Ente previsto, resterete senza un documento che attesti che detenete la vostra carabina. Il documento, infatti, deve accompagnare sempre l’arma nei suoi spostamenti, (pertanto sarà bene conservarne una copia all’interno della custodia della vostra carabina).
Se non lo avete con voi, l’arma resterà nel suo fodero a casa vostra, fino a che il suddetto Ente non ufficializzerà il documento presentato, restituendovelo con tanto di dichiarazione timbrata e firmata. SE vi beccassero, durante un controllo senza..."giustificazione" incappereste in guai molto seri.
Ed ecco l’utilità di avere una copia in più del modulo.
All’atto della presentazione dello stesso, ve ne farete firmare e datare la copia per avvenuta ricezione. Questo vi consentirà di muovervi e provare finalmente il vostro nuovo acquisto, senza dover aspettare di avere in mano quello vidimato formalmente e che vi verrà restituito in tempi biblici.
Lo stesso modulo potrà essere utilizzato per la cessione/detenzione dell’arma se questa viene scambiata tra due privati, oppure se cambiate la vostra residenza.
Il tempo limite a disposizione che intercorre tra il momento dello scambio e la presentazione all’Ente di competenza è lo stesso, 72 ore.
Adesso non resta che scegliere....
La tecnica fa in modo che le mani siano pronte, che il respiro sia calmo e che gli occhi sappiano mirare il bersaglio con precisione; l'istinto fa sì che il momento del tiro sia perfetto.

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