Quando ci spostiamo con le nostre carabine
Inviato: sab nov 07, 2020 11:05 am
Non è cosa semplice districarsi tra gli articoli di legge che regolamentano tutti gli aspetti relativi alla detenzione ed all’impiego delle carabine ad aria compressa.
Non esiste un assieme specifico di norme, pertanto, provo a fare un tentativo per raccogliere brevemente, gli aspetti salienti che interessano più da vicino i possessori di questa tipologia di armi.
Non dimentichiamo mai che, nonostante alcune siano legalmente riconosciute come “di modesta capacità offensiva”, le carabine (e pistole) ad aria compressa debbono essere sempre considerate armi , in tutti gli aspetti della loro gestione che, comunque, deve intendersi effettuata con criteri di massima sicurezza.
Soffermiamoci, per cominciare, sugli spostamenti delle armi in genere, la legge fa un distinguo tra il porto delle armi ed il trasporto delle stesse. Nel primo caso, il porto, si riferisce alla disponibilità dell’arma da parte di chi la possiede in modo immediato, una carabina carica a tracolla o libera nel proprio mezzo di trasporto, ad esempio l’auto. Nel secondo caso, il trasporto, si riferisce ad una carabina scarica, chiusa nella sua custodia, quest’ultima magari dotata di serratura, separata dai proiettili, anch’essi chiusi in un contenitore separato.
Mentre per il “porto” , sono necessarie peculiari autorizzazioni da parte del Ministero degli Interni, rilasciate soltanto in casi specifici, per il “trasporto” non sussistono problemi. Una carabina scarica, nella sua custodia, può essere trasportata in qualunque modo, in auto, a piedi, sui mezzi pubblici, ferroviari, marittimi. Fa eccezione il trasporto aereo per il quale esiste una procedura specifica relativa a “merci speciali o pericolose” che prevede una richiesta da presentare alla compagnia di trasporto prima dell’imbarco sul velivolo.
Ovviamente se la carabina prevede per il suo impiego il rilascio di una licenza, chi la trasporta dovrà essere dotato di tale documento ed esibirlo, se necessario o richiesto, alle Autorità di controllo.
Non dimentichiamocelo mai quando ci spostiamo con le nostre amate "compagne", pena l'incorrere in pesanti sanzioni che ci coinvolgerebbero anche sotto il profilo penale.
Non esiste un assieme specifico di norme, pertanto, provo a fare un tentativo per raccogliere brevemente, gli aspetti salienti che interessano più da vicino i possessori di questa tipologia di armi.
Non dimentichiamo mai che, nonostante alcune siano legalmente riconosciute come “di modesta capacità offensiva”, le carabine (e pistole) ad aria compressa debbono essere sempre considerate armi , in tutti gli aspetti della loro gestione che, comunque, deve intendersi effettuata con criteri di massima sicurezza.
Soffermiamoci, per cominciare, sugli spostamenti delle armi in genere, la legge fa un distinguo tra il porto delle armi ed il trasporto delle stesse. Nel primo caso, il porto, si riferisce alla disponibilità dell’arma da parte di chi la possiede in modo immediato, una carabina carica a tracolla o libera nel proprio mezzo di trasporto, ad esempio l’auto. Nel secondo caso, il trasporto, si riferisce ad una carabina scarica, chiusa nella sua custodia, quest’ultima magari dotata di serratura, separata dai proiettili, anch’essi chiusi in un contenitore separato.
Mentre per il “porto” , sono necessarie peculiari autorizzazioni da parte del Ministero degli Interni, rilasciate soltanto in casi specifici, per il “trasporto” non sussistono problemi. Una carabina scarica, nella sua custodia, può essere trasportata in qualunque modo, in auto, a piedi, sui mezzi pubblici, ferroviari, marittimi. Fa eccezione il trasporto aereo per il quale esiste una procedura specifica relativa a “merci speciali o pericolose” che prevede una richiesta da presentare alla compagnia di trasporto prima dell’imbarco sul velivolo.
Ovviamente se la carabina prevede per il suo impiego il rilascio di una licenza, chi la trasporta dovrà essere dotato di tale documento ed esibirlo, se necessario o richiesto, alle Autorità di controllo.
Non dimentichiamocelo mai quando ci spostiamo con le nostre amate "compagne", pena l'incorrere in pesanti sanzioni che ci coinvolgerebbero anche sotto il profilo penale.
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