Com'è nata la nostra Associazione?

I componenti del Team Romano
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Com'è nata la nostra Associazione?

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Il nostro sodalizio è un po’ come l’Araba Fenice la mitologica figura che risorge dalle proprie ceneri.
I suoi componenti storici, infatti, provengono da un altro gruppo di tiratori che, come è successo per Brac Italia, avevano trovato il loro spazio in un Tiro a Volo.
Parliamo del TAV di Isola Farnese, situato sulla Cassia all’altezza dell’Olgiata, e dell’Associazione “Lupi Airguns”.

lupi Farnese.png

Purtroppo, l’armonia di intenti che aveva originato il gruppo, venne gradualmente a calare, così come i comportamenti dei suoi componenti, fino al giorno in cui il gestore del TAV decise di chiudergli le porte e sfrattarli.
L’armonia era ormai irreparabilmente perduta, ma non certo la passione per il tiro.
La compagine iniziale, si suddivise in due gruppi ben contraddistinti e quello che poi fondò il sito di Roma partì alla ricerca disperata di una nuova collocazione.
Nel giro di pochi giorni, un vero colpo di fortuna, fece imbattere uno dei suoi esuli componenti in un posto ideale.
Ricordo con precisione la sensazione che si provò la prima volta in cui capitammo al vecchio Tiro a Volo Nomentano.
Ben nascosta da palazzi scuole e supermercati, una traversa della Via Nomentana dalle parti di S, Basilio, finiva su un cancello un po’ sgangherato.
Varcato quel cancello e percorsi meno di cento metri dal caos della nostra capitale, ci si parò davanti un’inaspettata oasi di verde.

panoramica post.jpg

Primo campo.png
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Un vero e proprio anfiteatro dove la “cavèa” era rappresentata dal un terrapieno semicircolare pieno di alberi e vegetazione, l’“arena” era una distesa di verde a prato, ideale per allestire il nostro campo di tiro ed infine, lo “Skenè” era costituito da un magazzinetto e dalla tettoia, impiegata a copertura delle vecchie linee di tiro dei piattellisti, ormai da tempo lasciata in disuso.
Potete immaginare l’emozione quando uscimmo da quel piccolo angolo di paradiso con un contratto di affitto per l’intera struttura!!

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A completare quello scenario, la simpatia e la schietta, ironica franchezza di chi ci aveva concesso il tanto desiderato spazio. Una vera forza della natura, tanto arguta nel valutare i suoi ....“clienti” quanto brava davanti ai fornelli.
Si, perché nella descrizione fatta sino ad ora, dimenticavamo un altro degli aspetti positivi della nostra nuova sistemazione;

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Giulia (il nome della nostra ospite), Romana DOC, proprio dietro la tettoia di tiro, gestiva una piccola “osteria cucinante” dotata, oltre che di un locale con tanto di caminetto (rivelatosi in seguito utilissimo per memorabili braciolate), anche di una splendida veranda. Inutile descrivere le sue amatriciane, quantomeno i suoi gnocchi...

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Di lavoro da fare ce n’era e pure parecchio ma, quei “magnifici sette”, non esitarono nemmeno un momento e partirono lancia in resta...
Prima cosa i tavoli da tiro e le sedute, pazientemente costruiti uno per uno, poi la sistemazione della tettoia che, abbandonata per anni a se stessa, era quasi completamente da rabberciare. A questo punto, per il Bench Rest Aria Compressa, il problema era risolto.

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Si partì con la realizzazione di sette linee di tiro a dieci, venticinque e cinquanta metri che, nel tempo sono divenute prima dieci ed in ultimo, attualmente estese a dodici.


Piazzole.png


A seguire, visto lo spazio che c’era a disposizione, l’impianto di un primo percorso di Field Target, quattro cinque piazzole che, nel tempo, sono aumentate di numero fino a divenire un vero e proprio percorso fisso da Field Target, composto da ventiquattro piazzole di tiro, dotate di cinquanta sagome.
Non per vantarsene ma uno dei campi di F.T. più belli e intriganti in tutta Italia.
Certamente non siamo riusciti a fare tutto e subito, la penuria di risorse economiche ha rallentato il processo di crescita del sito sportivo ma con tanto lavoro, costanza, volontà e passione la sede Romana di BRAC Italia è divenuta....

la più bella ed attrezzata struttura per il tiro con l’aria compressa della Capitale.

(anche se, volendo proprio entrare nel dettaglio, è .......l'unica che c'è)

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La tecnica fa in modo che le mani siano pronte, che il respiro sia calmo e che gli occhi sappiano mirare il bersaglio con precisione; l'istinto fa sì che il momento del tiro sia perfetto.

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